Annotare le foto digitali per la stampa
Le stampe di fotografie digitali talvolta riportano, nel dorso della foto, la data di quando è stata scattata, estraendola dai dati Exif, se presenti.
Questo è molto utile per collocare una foto nel tempo ma il problema è che se la foto viene incollata su una pagina di un album la data, trovandosi sul dorso, viene persa.
Mi sono chiesto allora: perchè non stamparla di fronte, insieme alla foto ?
Magari insieme ad altre informazioni, una cornice, etc ?
Certo che questo si può fare editando le foto una ad una, ma se ne abbiamo centinaia l’operazione diventa lunga e noiosa.
Exif-annotator è uno script che applica ad ogni foto un template che produce un file svg, il template ha a disposizione l’immagine e tutti i dati Exif, inclusi, se presenti, i tag GPS e, se abilitato il reverse geocoding, le informazioni sulla località più vicina relativa a quelle coordinate.
La logica nel template si occupa della centratura della foto, di inserire un bordo e di presentare i dati Exif in modo opportuno, più eventuali personalizzazioni, esempio mettere una firma o un copyright.
L’annotator si occupa anche di fare il resize ai giusti dpi (punti per pollice) per la stampa ( per default ho messo 300).
Questo, se si stampano piccoli formati classici, riduce le dimensioni dei files che si trasferiscono al servizio di stampa ( e comunque si riduce lo spazio usato sui supporti di memoria che si portano al laboratorio) , facendo risparmiare tempo.
Exif-annotator su Ubuntu richiede che siano installati i pacchetti
php5-cli php5-gd php5-curl imagemagick libxmlgraphics-commons-java libbatik-java
che si possono installare da synaptic oppure tramite il comando
sudo apt-get install php5-cli php5-gd php5-curl imagemagick libxmlgraphics-commons-java libbatik-java
Una volta installati i pacchetti occorre scaricare exif-annotator.
L’ultima versione la trovate qui, le altre qui
Volendo si può fare tutto da linea di comando
cd wget http://fabrizio.zellini.org/annotator/dist/annotator-latest.tar.gz tar -xzvf annotator-latest.tar.gz cd annotator ./exif-annotator.php usage: ./exif-annotator.php [OPTION] -i, --infile=<infile> set input file -I, --indir=<input directory> set input directory for scanning (default current) -o, --outfile=<outfile> set output file -O, --outdir=<output directory> set output directory (default current) --rename rename files after annotation (YYYY-MM-DD_HH-MM-SS.jpg) --scan search for image files in input directory --recursive do a recursive scan --recurse alias for recursive -d, --dpi=<output dpi> output dpi (default 300) -r, --rasterizer=<rasterizer> external svg to jpeg converter: magick | batik, default magick -q, --quality=<jpeg quality> jpeg quality (default 90) -t, --template=<input template> .svg.php input template name --list-templates list available templates and exit --geonames-account=<account> geonames account to reverse geocode images ( see http://www.geonames.org/export/#ws) -h, --help Print this help
L’utilizzo di base è abbastanza semplice:
Ammettiamo di voler ottimizzare delle foto per la stampa, mettiamole in una directory (es. /media/myphoto), poi lanciamo il comando:
./exif-annotator.php -I /media/myphoto -O outdir --scan --template=10x15-border
A questo punto exif-annotator, per ogni foto presente in /media/myphoto, applicherà il template “10×15-border”, producendo una corrispondente immagine nella directory “outdir”.
L’immagine di uscita dipende dal template, nell’esempio riportato viene applicata una cornice bianco antico e viene visualizzata la data in una linguetta a destra.
Inoltre viene visualizzato “exif-annotator” in basso a destra nella foto.
Questo può essere sostituito con una scritta qualsiasi ( es. uno studio fotografico potrebbe volerci scrivere il suo nome ) o eliminato semplicemente editando il template.
Quest’ultimo in pratica è un file php che produce un file svg che viene renderizzato ancora come jpeg da ImageMagik o Batik
Con l’opzione “–rename” exif-annotator rinominerà le foto, nella directory di uscita, con il pattern YYYY-MM-DD_HH-MM-SS.jpg ovvero con la data e l’ora, questo può essere utile per vedere direttamente nel file manager la data e l’ora della foto.
L’opzione “–recursive” invece dice al programma di andare a cercare le foto nella directory di ingresso e in tutte le sue sotto directory.
Se vi piace geolocalizzare le foto oppure avete una fotocamera che già lo fa ( oramai tutti gli smartphone dotati di GPS lo fanno ), exif-annotator può, usando i web services di geonames.org, mettere a disposizione del template la descrizione del luogo più vicino al quale è stata scattata la foto.
Per usare i servizi di geonames occorre registrarsi, una volta registrati con uno username, basta aggiungere il parametro –geonames-account=<vostro username> per abilitare il reverse geocoding.
I 2 template forniti usano, se presente, questa informazione, visualizzando il luogo nella linguetta a destra in alto.
Ovviamente i template possono essere modificati a proprio piacimento, per farlo occorre conoscere un minimo di programmazione, conto di mettere via via altri template e sul contributo degli utenti.
Ecco qualche foto prima e dopo il trattamento.
Prima (la foto, 5072×3381 pixel, pesa 2.8 Mbytes ed è chiaramente sovradimensionata per una stampa 10×15)
Dopo (ho applicato il template 10×15-border nel quale ho modificato la firma in “Foto Zellini” al posto di quella della distribuzione “exif-annotator”, ho applicato l’opzione geonames-account per mostrare il luogo sulla foto, che si trova sulla linguetta a destra in alto )
La foto è 1771×1181 pixel, ovvero la densità in pixel è esattamente 300 punti per pollice, ottimale per la stampa, inoltre la foto pesa solo 223K, meno di un decimo di quella originale.
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Stai leggendo “ Annotare le foto digitali per la stampa ”, un post di Fabrizio Zellini
- Pubblicato il
- 11 Ottobre 2011 //php the_time('G:i') ?>
- Categorie:
- fotografia, grafica
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