Lo smartphone come cardiofrequenzimetro
Per tenere sotto controllo il ritmo cardiaco durante la corsa e in genere durante un’attività fisica si usa il cardiofrequenzimetro, un dispositivo che, tramite un sensore assicurato al torace con una fascia elastica, misura il battito cardiaco.
I modelli più evoluti oltre a riportate le pulsazioni istantanee ne registrano l’andamento per tutta la sessione di allenamento ed hanno la possibilità di scaricare poi i dati su un computer.
Altri modelli incorporano un GPS che per sport tipo la corsa o il ciclismo registrano la nostra posizione e velocità per tutto l’allenamento.
In pratica sono dei piccoli computer dedicati al fitness, i più evoluti ovviamente hanno il loro costo.
Salendo con le funzionalità potrebbe essere conveniente usare uno smartphone come cardiofrequenzimetro.
Per questi ultimi esistono infatti delle applicazioni che lo trasformano in un cardio molto evoluto.
Il segnale cardiaco viene trasmesso allo smartphone usando delle fascie toraciche che trasmettono il segnale usando il protocollo bluetooth oppure ANT+.
Smartphone o cardio classico ?
Penso che i vantaggi e gli svantaggi di una soluzione rispetto a un’altra vadano valutati caso per caso.
Resistenza agli agenti atmosferici, durata della batteria, funzionalità e non ultimo il costo sono tutti elementi da mettere sul piatto della bilancia prima di fare una scelta.
Stai leggendo “ Lo smartphone come cardiofrequenzimetro ”, un post di Fabrizio Zellini
- Pubblicato il
- 25 Luglio 2011 //php the_time('G:i') ?>
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