come fare una buona saldatura a stagno
Così faccio io per saldare fili elettrici o componenti elettronici:
Come prima cosa si verifica che la punta del saldatore sia in buono stato: se è molto sporca e ossidata occorre pulirla con della carta abrasiva fine, deve essere lucida.
Se non è molto ossidata in genere comunque basta farla scaldare e pulirla con una spugnetta umida.
Una volta pulita si porta a temperatura.
Se ci appogiamo lo stagno si dovrebbe fondere e aderire uniformemente alla punta.
Se si fonde con difficoltà o non in modo uniforme la punta non è ben pulita.
Ripetere la pulizia con una spugnetta umida.
Per saldare dei fili o terminali di componenti elettronici il trucco è quello di bagnare leggermente la punta con poco stagno, appoggiare la punta al filo da saldare, attendere qualche secondo che si scaldi e poi aggiungere il filo di stagno tra la punta e il filo.
Se il procedimento è corretto lo stagno aderirà perfettamente al filo / terminale.
Una volta aderito togliete immediatamente il saldatore per non fare evaporare il disossidante che si trova nel filo di stagno.
Se evapora, lo stagno tenderà ad appiccicarsi e fare punte o grumi.
Non è difficile, consiglio di fare delle prove per acquisire manualità prima di saldare il pezzo definitivo.
Ricordate di usare stagno per elettronica con disossidante incorporato.
Stai leggendo “ come fare una buona saldatura a stagno ”, un post di Fabrizio Zellini
- Pubblicato il
- 10 Febbraio 2009 //php the_time('G:i') ?>
- Categorie:
- elettronica, faidate
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